Quel bacio che…
(terzo classificato - Premio Hermes 1°edizione 2008 - sezione Poesia)
AUTORE: Emily D'Ettorre
“Quel bacio che… Una poesia di grande pathos che trasmette nel fruitore le stesse emozioni che ha ispirato la poetessa. Emilia D’Ettorre cesella con la sua penna, simile ad un abile pennello pittorico, emozioni senza tempo. Una ricchezza di immagini, di emozioni che risvegliano nel lettore i palpiti segreti del proprio animo. Poesia descrittiva di chi sa raccontare e di chi sa esplicitare, nella stesura, una cultura profonda, ben sedimentata. Una poetica che illumina e che trae ispirazione dalle recondite armonie dell’animo del poeta. Uno stile elegante e raffinato.”
N. D. Baronessa Elisa Silvatici
Presidente della Commissione
Sono qui
ad ascoltare
le onde del mare
che si infrangono
sugli scogli…
seduta
nell'attesa vana
che tu capisca
cosa provo per te...
e spero
che
al di là del mare
ci sia una piccola speranza
per noi due.
Spero che il cielo ti sussurri che amo solo te...
Seduta su questo dannato scoglio
guardo le onde del mare infrangersi
e trasformarsi in schiuma alla riva.
Penso al bacio che mi ha donato.
Noi due,
sorriso dopo sorriso,
abbraccio dopo abbraccio,
parole dopo parole...
Ricordo il profumo
e le parole
e la canzone L’AMORE
che tu dedicasti a me
e che mi ha fatto innamorare
follemente di te.
E vorrei che nessuno si intromettesse
nella nostra piccola ma per noi grande storia d'amore.
Ricordo quei momenti
come se li avessimo vissuti ieri.
Una lacrima mi riga il viso
mentre urlo al mare che ti amo
nella speranza che il vento ti porti queste mie parole!
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venerdì 24 ottobre 2008
OMAGGIO A GIACOMO LEOPARDI
Omaggio a Giacomo Leopardi
(secondo classificato - Premio Hermes 1°edizione 2008 - sezione Poesia)
AUTORE: Manuela Rochira
"Omaggio a Giacomo Leopardi è un’interpretazione rivisitata con ironia della poesia Il sabato del Villaggio del poeta di Recanati. Un’ironia non irriverente, ma adeguata al mondo di oggi, alla nostra quotidianità. Forse anche una sottesa provocazione nell’aver dissacrato un poeta osannato dai ministri delle Belle Lettere. L’Autrice ha esplicitato una tematica di grande originalità con un’Arte moderna.”
N. D. Baronessa Elisa Silvatici
Presidente della Commissione
Caro colle
verde e fiorito
sulla porta di un eremo
la donzelletta mima una riverenza;
con i capelli annodati da rose e viole.
Seggiole e tavolini nel cortile
all’uopo
appagano voglie gastronomiche
di fortunati avventori.
Per menù
vivande succulente
dolci di marzapane
torte viennesi
e il sorbetto al limone chiude il lauto pasto.
Qui si ravvisa il celebre degustatore di gelato,
Giacomo Leopardi
in compagnia di Ranieri
conclude il suo dessert con rammarico.
Così, svanisce anche il sogno:
il colle,
l’eremo,
la donzelletta,
le rose e le viole,
le vivande
segnano una scia di fumo
che va a rinforzare
il suo umbratile umore,
umore che da sempre genera
sentimento e tanto clamore,
in tutto il consesso,
dei ministri delle Belle Lettere.
(secondo classificato - Premio Hermes 1°edizione 2008 - sezione Poesia)
AUTORE: Manuela Rochira
"Omaggio a Giacomo Leopardi è un’interpretazione rivisitata con ironia della poesia Il sabato del Villaggio del poeta di Recanati. Un’ironia non irriverente, ma adeguata al mondo di oggi, alla nostra quotidianità. Forse anche una sottesa provocazione nell’aver dissacrato un poeta osannato dai ministri delle Belle Lettere. L’Autrice ha esplicitato una tematica di grande originalità con un’Arte moderna.”
N. D. Baronessa Elisa Silvatici
Presidente della Commissione
Caro colle
verde e fiorito
sulla porta di un eremo
la donzelletta mima una riverenza;
con i capelli annodati da rose e viole.
Seggiole e tavolini nel cortile
all’uopo
appagano voglie gastronomiche
di fortunati avventori.
Per menù
vivande succulente
dolci di marzapane
torte viennesi
e il sorbetto al limone chiude il lauto pasto.
Qui si ravvisa il celebre degustatore di gelato,
Giacomo Leopardi
in compagnia di Ranieri
conclude il suo dessert con rammarico.
Così, svanisce anche il sogno:
il colle,
l’eremo,
la donzelletta,
le rose e le viole,
le vivande
segnano una scia di fumo
che va a rinforzare
il suo umbratile umore,
umore che da sempre genera
sentimento e tanto clamore,
in tutto il consesso,
dei ministri delle Belle Lettere.
Lib(e)razione
Lib(e)razione
(prima classificata - Premio Hermes 1°edizione 2008 - sezione poesia)
AUTORE: Rosanna Marinò
“Novella Icaro, l’Autrice spicca il volo
nell’istante infinito del tiraggio.”
Antonio Tamburrini
Ogni volta accade:
la voce mi pervade,
la luce scivola nelle vene,
nuova linfa leviga il mio seno.
Respiro l’immenso.
Compendio l’universo.
Due ali
mi reggono le stampelle
e abbattono il muro dell’omertà.
La spinta mi porta verso l’alto
su
e poi
mi abbandona.
Rigirando su me stessa
anelo il ritorno.
Stille di ricordi sull’asfalto.
Infame caduta
corrobora il mio silenzio.
Roteando
realizzo di poter volare
e
volteggiando
plano
poi m’impenno
ed ancora giù in picchiata
fino a perder fiato.
Mi arresto
ingoiando aria,
a testa in giù.
In alto la terra,
in basso il cielo,
perdo il controllo,
precipito verso l’alto.
Ad attendermi
come una foglia caduta dal nulla
mi trattiene un ramo.
Mi poso e riposo,
nell’istante infinito del tiraggio.
Annego
nell’abbraccio del mio amore.
(prima classificata - Premio Hermes 1°edizione 2008 - sezione poesia)
AUTORE: Rosanna Marinò
“Novella Icaro, l’Autrice spicca il volo
nell’istante infinito del tiraggio.”
Antonio Tamburrini
Ogni volta accade:
la voce mi pervade,
la luce scivola nelle vene,
nuova linfa leviga il mio seno.
Respiro l’immenso.
Compendio l’universo.
Due ali
mi reggono le stampelle
e abbattono il muro dell’omertà.
La spinta mi porta verso l’alto
su
e poi
mi abbandona.
Rigirando su me stessa
anelo il ritorno.
Stille di ricordi sull’asfalto.
Infame caduta
corrobora il mio silenzio.
Roteando
realizzo di poter volare
e
volteggiando
plano
poi m’impenno
ed ancora giù in picchiata
fino a perder fiato.
Mi arresto
ingoiando aria,
a testa in giù.
In alto la terra,
in basso il cielo,
perdo il controllo,
precipito verso l’alto.
Ad attendermi
come una foglia caduta dal nulla
mi trattiene un ramo.
Mi poso e riposo,
nell’istante infinito del tiraggio.
Annego
nell’abbraccio del mio amore.
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