lunedì 6 luglio 2009

Tiziana Prontera "Il drago e il mare"

“ Il Drago e il mare ” di TIZIANA PRONTERA
Opera di Narrativa (108 pagg.)
Horizon Editoria - Pulsano, 2008

Emula di San Giorgio, TIZIANA PRONTERA sopprime il Drago, nutrito da paure inconsce, restituendo ai sensi della protagonista Flavia, e ai nostri, l’abbraccio ristoratore del Mare, nido caldo e fecondo, in cui passato, presente e futuro si fondono, cristallizzando istantanee di crome e versi.

Co-protagonista indiscusso del romanzo, il Mare veste, metaforicamente e pragmaticamente, i panni di un terapista gratuito (a portata di piedi), che svela e disvela gli altalenanti equilibri di una vita consumata fino al midollo. Emblema della donna del terzo millennio, Flavia, perennemente in bilico, funambola avanza sul filo strappato alla primavera della vita.
Novella Wendy, cerca la sua isola nei fantasmi dell’amore passato o tra gli ambigui presagi di Morfeo; nel sorriso o negli occhi logorroici e schietti dell’amica giunta dalla Russia; nelle carezze o nell’estasi dell’amico più intimo; nella tenera ribellione alle tradizioni di mamma e papà, angolo e cateto del trittico equilatero, in aria dell’amore nel nido di famiglia, non biologico ma anagrafico e viscerale.

L’orizzonte polinomiale dell’ultima fatica letteraria di TIZIANA PRONTERA, valente scrittrice e poetessa originaria di SAVA (TA), delimita e deborda le rive di uno specchio d’acqua, multisfaccettato e polifonico, in cui il lettore di ogni età nuota con disinvoltura e mestiere, perché respiro, battito e bracciata di Flavia e TIZIANA sono sincroni. L’Autrice utilizza diciotto differenti chiavi (una per capitolo) per aprire lo «scrigno di latta» - forziere dell’oblio in cui la protagonista, sulla rotta di Pandora, custodisce la speranza - e tratteggia e dilata, con penna mai ridondante o arzigogolata, flash back e digressioni dal cromatismo a volte melanconico, a volte fatato, a volte sinfonico. L’autrice, attraverso una prosa leggera e di facile consumo, ci conduce per mano nei labirinti dell’anima di un’eroina dei nostri tempi, illuminata da una visione altra, da una lente magica, poetica, a tratti surreale, che le permette di comprendere che, in fondo, «il tempo non esiste» e che «l’amore è come la pasta».

Opera letteraria di grande pregio, “Il Drago e il Mare” vanta un’edizione di tutto rispetto, curata dalla Horizon Editoria, e una veste grafica che riscopre, grazie all’intuizione della Direttrice Artistica ANNA MARIA TANUCCI, il lusso e l’immediatezza della semplicità e il valore prismatico e camaleontico del bianco, miscellanea pura e spontanea di luce e rifrazione. In simbiosi ed osmosi d’emozioni e di metafore con l’Autrice, l’Associazione Culturale Hermes ha conferito alla Mecenate DINA TURCO - scrittrice nata a Pulsano (TA), critico d’arte e di letteratura contemporanea, nonché titolare della Horizon Editoria - uno dei tre Premi Speciali “Anima di Latta” 2008, nell’ambito della IV Edizione dell’HERMES ART FESTIVAL, per l’ottimo lavoro svolto nella confezione dell’opera di narrativa.

Luigi PIGNATELLI - Taranto, 13 ottobre 2008